
Il Circo Massimo resta negli annali una delle location del panorama romano che ha ospitato i concerti più significativi della storia: dai Guns N’ Roses,Marco Mengoni, Imagine Dragons, Travis Scott, Max Pezzali e David Gilmour e così via.
Per non parlare di tutta quella categoria di eventi separati che includono l’organizzazione dell’evento di Capodanno, le feste delle forze armate, eventi privati che hanno un tornaconto economico apparte.
La domanda rimane però lecita: qual è il guadagno effettivo sommario, che comprende tutte le entrate varie ed eventuali?
A questo quesito ha provato a dare una risposta più accurata e meticolosa il consigliere capitolino della Lega, Fabrizio Santori, che per l’occasione ha anche documentato il tutto in un dossier con all’interno tutte le manifestazioni svolte al Circo Massimo.
“In quattro anni sono entrati nelle casse di Roma Capitale, grazie agli eventi organizzati al Circo Massimo, oltre 5 milioni di euro: 1.424.576,56 nel 2022, 1.888.009,51 nel 2023 e circa 2 milioni di euro nel 2024 e nel 2025 (dato ancora parziale). Una cifra ragguardevole, che può essere migliorata ottimizzando le tariffe e rivalutando le riduzioni per gli allestimenti” questo l’intervento iniziale del consigliere che ha anche continuato attraverso una diretta Facebook, dalla terrazza del Campidoglio, dando altri dettagli sulla questione.
Prosegue così il suo enunciato, portando alla luce un esempio pratico: ” Un esempio emblematico delle problematiche legate all’organizzazione di grandi eventi al Circo Massimo è rappresentato dal recente concerto di David Gilmour, che si è tenuto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre 2024. In quell’occasione, l’area del Circo Massimo è stata completamente bloccata per diversi giorni, con la chiusura di numerose strade e la deviazione di diverse linee di autobus. – si legge – Questo ha causato notevoli disagi ai domiciliati del quartiere Aventino, che hanno visto limitata la loro libertà di movimento e hanno dovuto sopportare un aumento del traffico e del rumore per non parlare dei lavoratori che per raggiungere il proprio posto di lavoro e rientrare a casa hanno dovuto scegliere strade alternative allungando di non poco i tempi di percorrenza. Numerosi cittadini hanno segnalato la presenza di transenne e blocchi stradali che impedivano l’accesso alle proprie abitazioni, costringendoli a lunghe deviazioni a piedi. Inoltre, la chiusura delle strade ha reso difficoltoso l’accesso ai servizi essenziali, come farmacie e supermercati. Il concerto di David Gilmour ha rappresentato un esempio emblematico di come l’organizzazione di grandi eventi al Circo Massimo possa generare un impatto significativo sulla vita delle persone, con la limitazione della libertà di movimento, l’aumento del rumore e del traffico, e la difficoltà di accesso ai servizi”.
Nelle conclusioni, dichiara l’importanza di chiarire le priorità attraverso gli introiti finali, che dovrebbero essere destinati ai lavori di riqualificazione: “Siamo favorevoli agli eventi che si svolgono al Circo Massimo, ma vogliamo sapere dove vanno gli introiti perché la delibera prevede che siano destinati alla riqualificazione delle aree archeologiche. Quindi vogliamo sapere nel dettaglio dove sono stati posizionati questi fondi. È fondamentale garantire la massima trasparenza nell’impiego delle risorse generate dagli eventi, assicurando che vengano utilizzate per la manutenzione, la valorizzazione e la promozione del Circo Massimo, nonché per interventi di riqualificazione del quartiere Aventino”. E il leghista rilancia, dopo i danni causati alla nuova Piazza San Giovanni durante il Concertone: “uno spazio così prezioso, che potrebbe anche tornare a essere il sito scelto per il concerto dei sindacati, evitando di provocare danni in luoghi appena ristrutturati, come è accaduto in piazza san Giovanni in Laterano, deve però essere adeguatamente sorvegliato, monitorato e protetto. Roma non riesce a contemperare le esigenze di promozione dell’immagine dell’Urbe e di sviluppo economico con quelle della adeguata tutela del patrimonio culturale e della vita quotidiana nell’area”.