Il testo liturgico declama che il Conclave dovrebbe svolgersi tra il 5 e l’11 giorno, oppure al massimo tra il 6 e l’11 se si vuole contare il giorno successivo alla morte. Alla fine è stato proclamato per il 7 maggio.
Si giungerà ad una data definitiva oggi a seguito della riunione della quinta congregazione generale dei cardinali che sceglierà il verdetto definitivo.
La programmazione settimanale stabilisce congregazioni dalla mattina alle 9.00 e anche nel pomeriggio alle 17, con le messe dei “novendiali” alla Basilica vaticana: ha dato inizio al ciclo dei nove giorni di suffragio, iniziata con la messa esequiale in Piazza San Pietro eseguita dal cardinale decano Giovanni Battista Re, il tutto volgerà al termine domenica 4 maggio.
La messa di ieri ha evidenziato i momenti di tristezza, malcontento e malinconia per la morte di Francesco, come “apostoli addolorati per la morte di Gesù”, queste le parole del cardinale Parolin seguite da un secondo intervento solenne “l’eredità dobbiamo accoglierla e farla diventare vita vissuta, aprendoci alla misericordia di Dio e diventando anche noi misericordiosi gli uni verso gli altri”. “Solo la misericordia guarisce e crea un mondo nuovo, spegnendo i fuochi della diffidenza, dell’odio e della violenza: questo è il grande insegnamento di Papa Francesco”, ha sottolineato, a proposito di un Pontefice che alla misericordia dedicò anche un Anno Santo straordinario. Papa Francesco “ci ha ricordato che non può esserci pace senza il riconoscimento dell’altro, senza l’attenzione a chi è più debole e, soprattutto, non può esserci mai la pace se non impariamo a perdonarci reciprocamente, usando tra di noi la stessa misericordia che Dio ha verso la nostra vita”.
La ciliegina sulla torta è stato senz’altro il dibattito ravvicinato tra Trump e Zelensky che vengono ritratti in diversi scatti virali sul web per il loro incontro di ieri nella Santa Sede, in veste diplomatica.
