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PER LE FORZE ARMATE È PREVISTO UN AUMENTO DI STIPENDIO: AL CENTRO ANCHE INDENNITÀ E ARRETRATI

Il nuovo contratto per le forze armate sarà erogato a partire dal 3 maggio 2025 con tutte le novità e i vantaggi del caso, questo è ciò che emerge dalla recente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

Le direttive ufficiali della Gazzetta Ufficiale citano “Recepimento dell’accordo sindacale relativo al triennio 2022-2024 per il personale delle Forze armate”, questa la voce inerente al rinnovo del contratto delle forze armate, che prevede dei nuovi adeguamenti.

Queste integrazioni riguarderanno l’adattamento di 300 mila stipendi militari. Andando a misurare i parametri specifici, parliamo di un aumento medio pari a circa il 6,5% rispetto all’anno precedente.

Ovviamente, bisogna considerare le diversità contrattuali in base al ruolo e alla seniority: nel settore della cyber l’aumento equivale al 55% rispetto all’indennità di base, per chi si trova nel dipartimento di volo e per chi sperimenta, lo stipendio aumenta del 155%. Gli aumenti, indennità comprese riguardano anche tutta la categoria di operatori subacquei.

Per quanto riguarda l’erogazione degli stipendi la data indicativa è del 26 maggio 2025, dalle ultime dichiarazioni di Infodifesa. Questa data può subire cambiamenti a seconda dei processi amministrativi che ne conseguono.

Per questa ragione per l’adeguamento integrativo al completo bisognerà attendere un cedolino che potrà essere presente a partire dal mese di giugno 2025.

Anche per gli arretrati è valida la stessa distinzione in base alla funzione: si va dai 1.087,04 euro lordi per un agente ai 1.651,48 euro per un commissario capo per il 2024.  Per il periodo del 2025,  il valore monetario si aggira tra 334,48 euro e 508,15 euro lordi.

Tutti i ruoli hanno poi anche una tabella di riferimento che va a calcolare le varie differenze retributive: nel calcolo degli arretrati, ad esempio, tra i fattori presenti vi è anche un aumento del 5,89 %. In merito ai pagamenti, per gli arretrati per le 13 mensilità del 2024, gli arretrati per i primi 5 mesi del 2025, considerando però anche di togliere l’ indennità di vacanza contrattuale (0,5%) e anticipo contrattuale (3,35%).

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