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PAPA FRANCESCO : IL DECESSO È AVVENUTO PER UN ICTUS ALLE 7:35 DEL LUNEDÌ DELL’ANGELO

" Offro la mia sofferenza per la pace" queste le parole famose del Pontefice, da domani si svolgerà l'ostensione e si vociferano i funerali sabato

Papa Francesco ci ha lasciati durante il lunedì dell’Angelo, dopo che era stato fatto tutto il possibile per farlo rientrare nelle sue vesta, però purtroppo non è bastato a fermare quel maledetto ictus che lo ha travolto lasciandolo senza vita.

La salma del Pontefice si trova attualmente esposta a Santa Marta.

La sala stampa, nel frattempo, ha diffuso il suo testamento integrale, che egli preparò già dal 2022:

Testamento del Santo Padre Francesco
Miserando atque Eligendo
Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.
La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.
Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.
Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.
Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.

Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.
Santa Marta, 29 giugno 2022
FRANCESCO.

Non sono mancati i cordogli delle istituzioni, Mattarella ha esordito in questo modo:

“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.

Sullo stesso filone di pensiero ha proseguito la premier Meloni: “Un dolore profondo, ci lascia un grande uomo”. Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell’uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che “non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce”, questo l’omaggio della Premier.

 “Tutto il mondo ricorderà Francesco per essere il Papa della gente, il papa degli ultimi”, queste le parole rilasciate al Tg1. Meloni si mostra commossa “mancherà anche a me, avevamo uno straordinario rapporto personale, era un pontefice con cui si poteva parlare di tutto, era molto particolare”. 

“Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore”, queste le parole malinconiche di chiusura della premier.

A chiusura degli interventi istituzionali troviamo il ministro degli Esteri Antonio Tajani sul social X:

“Ricordo molti incontri con il Papa, era un uomo di grande spessore, ha sempre combattuto per la pace, per la fine di tutte le guerre del mondo”, così si pronuncia Tajani, in un’intervista a Rainews 24. Il Papa “ha lasciato un messaggio anche a noi politici ricordando che il nostro lavoro è quello di essere al servizio della gente, al servizio degli ultimi, e dobbiamo ricordare questa missione ogni giorno”, queste le parole conclusive del ministro.

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