
Viviamo in un mondo che non smette mai di travolgerci e in questo caso difficilmente ci si potrà riprendere dallo scalpore: la vicenda coinvolge una Influencer di origini australiane, esattamente del Queensland, che ha avvelenato sua figlia di pochi mesi al fine di ottenere donazioni e più like e interazioni ai suoi post.
Dalle indagini degli investigatori è venuto alla luce che la donna drogava la piccola di pochi mesi in cambio di donazioni e like, documentando il tutto come un vero film ” di grande sofferenza e dolore” secondo quanto riportato da AGI, che giustificava come una presunta malattia terminale, proprio per intenerire il pubblico.
Infatti, la sua presa di posizione così verosimilmente in difficoltà le ha permesso di ottenere un grande seguito e anche di mettere da parte decine di migliaia di dollari.
Il campanello d’allarme era già avvenuto 4 mesi fa quando i dottori hanno esaminato il quadro clinico della piccola, già preoccupante all’epoca quando fu ricoverata.
La donna è stata accusata definitivamente di tortura, somministrazione di veleno, sfruttamento minorile e frode e oggi presenzierà al tribunale di Brisbane per il processo.
“Non ci sono parole per descrivere quanto siano ripugnanti reati di questa natura”, questo il commento molto forte dell’ispettore di polizia del Queensland, Paul Dalton.
Come se non bastasse gli investigatori hanno aggiunto che la donna avrebbe dato alla bambina farmaci senza alcuna autorizzazione, ne prescrizione autorizzata dalla farmacia.
Le indagini hanno avuto inizio ufficialmente il 15 ottobre, dopo il ricovero della piccola con “grave disagio emotivo e fisico e danni” e da lì sono proseguite le indagine mediche con i test per verificare la somministrazione di questi farmaci non autorizzati, che sono risultati positivi.
Il fatto più agghiacciante, però, rimane che attraverso la piattaforma di Gofund Me lei sia riuscita a raccogliere 60 mila dollari australiani (circa 36.228 euro), denaro che si sta fortunatamente cercando di riprendere.